4 - Il Mont Alt de Pelsa

A causa dei numerosi (e legittimi) impedimenti il gruppo si è ritrovato a ranghi ridotti (solo io Noella, Leo e Ubert). Dati i vincoli posti da Leo abbiamo optato per andare sul Mont Alt de Pelsa, la cui ascesa consentiva a Leo di fermarsi al suo amato rifugio Vazzoler, luogo di tante sue avventure …. La partenza dalla Capanna Trieste è avvenuta con la solita calma. Però, stavolta dopo mezz’ora Leo ha dato il permesso a me e Noella (!!!) di proseguire speditamente per la cima, con la promessa di ritrovarci al Vazzoler alle 15.30, perché doveva rientrare presto….. Ubert, nell’indecisione, ha scelto di rimanere con Leo.
Fino al Vazzoler stradina assolata e noiosa. Poi siamo partiti verso la casera Pelsa e verso la cima. Belli i prati vicino alla casera (vedi foto). Dopo le solite indecisioni nell’imboccare il sentiero giusto, che non è segnalato e bisogna prenderlo prima della casera, siamo saliti in mezzo ai mughi e al caldo (vedi foto) fino all’arrivo della ferrata fiamme gialle (3 ore dalla partenza e 1100 metri di dislivello). Poi siamo giunti all’imbocco dei Sech (altro luogo di memorie) che viene su da Cencenighe. Da qui il sentiero sparisce e l’ascesa va fatta a vista. Ci sembrava di essere vicini ma in realtà la cima è piuttosto distante perché bisogna fare un lungo traverso in leggera salita su prati scoscesi (vedi foto). Dopo un’ora e altri 200 metri di salita, ci siamo trovati su una traccia che abbiamo seguito fiduciosi dopo tanto peregrinare. Nel frattempo il meteo stava peggiorando e le nuvole che stazionavano sulla Civetta si stavano spostando sul Pelsa coprendo un po’ la cima. In conclusione: ci siamo accorti che eravamo 50 metri sotto la cima ma troppo oltre e che per salirla dovevamo tornare indietro e risalire. Sconfortati (dopo 1350 mt. di dislivello) e preoccupati che l’eventuale pioggia potesse rendere molto pericoloso il rientro sui prati inclinati e senza traccia, abbiamo preso la strada del ritorno …. Ci torneremo con qualche altro volenteroso del gruppo, magari partendo da Cencenighe…  Il panorama merita solo in prossimità della cima, perché è quasi sempre coperto dai mughi !!!. Alle 15.45 eravamo al Vazzoler da Leo e Ubert e il cielo era di nuovo diventato terso!!. Di seguito: pediluvio nel torrente a Capanna Trieste e gelato in Val Belluna.

Eccovi le foto più significative dell'escursione
(per vederle bene cliccate due volte sulla prima foto e scorrete l'album)


In primo piano la torre Trieste e sullo sfondo il Mont Alt de Pelsa




L'agognata cima è ancora distante ...

Sullo sfondo la cima del Framont

Come sembra piccola la torre Trieste ..

In traversata sui prati sommitali














2 commenti:

  1. Risposte
    1. CHI SE CHE DISE SE MONADE SENZA AVER EL CORAIO DE FIRMARSE! Michele

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