2 - Cima Grappa

Resoconto: Anche la seconda gita non è nata sotto i migliori auspici. Complici le previsioni meteo, che davano tempo peggiore sulle dolomiti, e la voglia degli altri di mettere fine alle mie insistenze (avevo caldeggiato questa gita già la volta precedente), ho diretto la compagnia sul Grappa. Avevo fatto già il giro con Noella in invernale, ma per quest'occasione avevo in mente una "variante" (tajada) particolare. Il giro era semplice ma abbastanza lungo e vario. Era prevista la salita alla cima facendo un tratto dell'altra via degli Eroi e il rientro a malga Archeson, dalla strada degli alpini sotto le Meatte. New entry: Roberta. 

L'inizio è stato tragi-comico. La variante che avevo in mente ci ha portato ben presto su e giù per i versanti in mezzo ad erba alta e ortiche. Dopo mezz'ora sentivo i "rumors" della truppa alle mie spalle. Nel cielo grossi cumuli nerastri stavano fiaccando le residue speranze di poter portare a compimento la gita. Il fantasma di Franca, che non era venuta perché ostile al Grappa, aleggiava, e francamente ero contento che non fosse li in quel momento, altrimenti .... La vedevo uscire dalle le trincee nemiche (NB: era l'anniversario della battaglia del solstizio del 1918) vestita da soldato Austro Ungarico urlando:  "hai visto che era meglio andare sulle Dolomiti .." 

Comunque ripreso il controllo della situazione, e giunti dopo un KM. su strada al punto desiderato, abbiamo iniziato l'escursione. Siamo saliti sull'alta via degli eroi, il sole è spuntato nuovamente, e tutto è andato bene..... 

Bellissimo, come sempre il rientro per la strada di guerra sotto le Meatte. 

Un dubbio: i tatuaggi sui polpaggi (vedi ultima foto) sono di un maori? .... no di Leo.

Eccovi le foto più significative dell'escursione

(per vederle bene cliccate due volte sulla prima foto e scorrete l'album)